Presentazione del sito
Innanzitutto, un doveroso ringraziamento alla Commissione Europea, cui si deve la nascita di questo Sito. Un impegno, certamente ambizioso, muove, oggi, i suoi primi passi, in concomitanza con l’inaugurazione del terzo anno di attività della Cattedra Jean Monnet “Servizi pubblici, diritti fondamentali e costituzionalismo europeo”, la cui responsabilità ho assunto, dopo essere stato titolare del Modulo Jean Monnet sulle problematiche di Diritto costituzionale europeo, anch’esso istituito presso l’Università degli studi di Catania (Dipartimento di Giurisprudenza).
L’obiettivo che il Sito intende promuovere – avvalendosi del contributo di tutti coloro che dall’Accademia e dalla Società civile vorranno offrire apporti scientifici, di riflessione e dibattito costruttivo – è l’analisi dei modelli d’intervento delle istituzioni dei Paesi membri in relazione ai compiti derivanti dall’appartenenza all’Unione Europea nel campo dell’erogazione dei servizi pubblici, tenendo presenti le basi costituzionali (nazionali ed europee) sulle quali si fondano e possono sempre più svilupparsi le garanzie dei diritti fondamentali dei cittadini-utenti. Il Sito si propone, pertanto, di dare stimolo ed evidenza – anche con la pubblicazione di scritti scientifici, di documenti amministrativi e di materiale normativo e giurisprudenziale – all’attuazione delle politiche europee nel campo dei servizi pubblici, tenendo conto degli apporti provenienti dalle competenti Istituzioni europee, dalla Corte del Lussemburgo, non meno che dai diversi ordinamenti nazionali ai diversi livelli (anche di rilievo territoriale locale).
“Servizipubblicicomparati” intende, dunque, costruire un “luogo d’incontro” per studiosi ed esponenti della Società civile, appartenenti a esperienze e culture giuridiche diverse, attraverso l’organizzazione d’incontri e la promozione d’iniziative che possano dare corpo ad una “piattaforma integrata” per lo scambio di conoscenze e di modelli d’intervento operativo, aprendosi all’apporto dei giovani impegnati nel loro percorso di formazione, ma anche di esperti del settore e di amministratori pubblici e privati, ma senza trascurare le esperienze che stanno maturando nei Paesi membri che hanno di recente adottato sistemi economici liberali e forme di stato di diritto, nonché degli ordinamenti esterni con i quali l’Unione Europea è destinata a confrontarsi.
10 Febbraio 2016
Emilio Castorina